Recensione: Breitling Premier B01
Indipendentemente dai suoi contributi all'orologeria, tutti noi sappiamo molto bene che Breitling non si è distinta positivamente negli ultimi decenni. La sua popolarità è andata via via scemando a causa di scelte discutibili come, tra le altre, la collaborazione con Bentley, la vicenda "#SQUAD" e quegli orribili manichini pinup. Ma le cose sono cambiate per il meglio, e il Premier B01 ne è la testimonianza. Ecco tre motivi.
Il Calibro B01
Il dibattito su cosa costituisca un buon movimento infuria come sempre, ma una cosa è certa: l'in-house è la chiave. Al giorno d'oggi, per potersi definire un orologiaio credibile agli occhi del pubblico, è necessario creare il proprio movimento, o quantomeno la maggior parte di esso. Si può chiudere un occhio per le parti più difficili e specialistiche da realizzare, ad esempio gioielli, spirali e simili, ma se il tuo movimento è uscito da un catalogo, stai pur certo che non stupirà nessuno.
Ma non è sempre stato così. Solo dieci anni fa, la maggior parte degli orologi aveva un ticker ETA standard, una rifinitura standard gradevole e, a volte, un design lievemente personalizzato. Ai tempi, così come nei quasi 50 anni precedenti, ciò rappresentava la norma.
Per capire il motivo, dobbiamo metterci nei panni di un orologiaio, ma non quelli di un produttore di orologi da polso, bensì quelli di un produttore di orologi da tasca. Ai tempi d'oro dell'orologio da tasca, le catene di montaggio esistevano eccome e la condivisione di parti e movimenti pronti all'uso erano tutt'altro che idee impraticabili, ma la maggior parte dei produttori conosceva talmente bene gli orologi da essere più che in grado di crearne di propri.
Breitling fu fondata da Léon Breitling nel 1884
Ma poi scoppiò la prima guerra mondiale, e l'orologio da polso, scelto per la sua comodità in trincea e in volo, iniziò a guadagnare popolarità. I produttori di orologi da tasca dovettero passare agli orologi da polso, e si ritrovarono ad affrontare un problema inaspettato: i loro movimenti non erano adatti alle casse degli orologi da polso. Le opzioni erano due: comprare il movimento di qualcun altro oppure investire nel proprio. Breitling scelse la seconda.
E i movimenti cronografici di Breitling divennero leggendari, scrivendo letteralmente le regole e stabilendo le basi stesse del funzionamento ideale di un cronografo. Un pulsante per avviare e fermare il meccanismo e un altro per resettarlo: questo era Breitling. Fu proprio ciò che colse l'attenzione del settore dell'aviazione. Nel corso dei decenni, tuttavia, un cambiamento commerciale spinse Breitling ad affidarsi a movimenti di terze parti, e la leggenda del cronografo Breitling si spense.
Quindi, sebbene l'importanza di un movimento costruito in-house possa non essere sempre giustificata o necessaria, per Breitling questa rappresenta un'opportunità per rivivere gli anni d'oro del proprio passato come casa produttrice di orologi che ha scolpito e definito la scena. Il calibro B01 costituisce un ritorno a quella forma precedente: un cronografo purosangue che vanta caratteristiche quali una ruota a colonne, un innesto verticale e una riserva di carica da 70 ore.
L'Aspetto
Se esiste produttore di orologi paragonabile a un formaggio molto stagionato, si tratta proprio di Breitling. Non è, ad esempio, Hublot, che è adorato da pochi e fa storcere il naso ai più, od Omega, che piace alla maggior parte delle persone e viene disdegnato dal resto: Breitling si trova proprio nel mezzo. Alcuni lo adorano alla follia, mentre altri lo detestano all'inverosimile. L'opinione su Breitling è totalmente polarizzata: o lo ami o lo odi.
Questa non è una novità. Breitling è stato prima di tutto un produttore di orologi per l'industria, l'orologiaio che Rolex sarebbe voluto diventare. Quando Rolex stava ancora raccogliendo i pensieri, Breitling era già intenta a realizzare strumenti per gli aerei, cementando così il proprio rapporto permanente con il cielo. Sebbene Breitling, come molti altri produttori di orologi, sia passato ai movimenti da catalogo a metà del 20° secolo, ciò non ha impedito al marchio di spingersi ancora più in alto.
Sto ovviamente parlando del Chronomat e del Navitimer, orologi che hanno portato il cronografo a nuovi livelli di complessità e utilità. La famosa lunetta del regolo calcolatore, calibrata per scienziati, ingegneri e matematici nel Chronomat e per i piloti nel Navitimer, si distingueva proprio per la densità di informazioni che la caratterizzava: gli anelli di numeri che ne lambivano il quadrante facevano letteralmente girare la testa agli inesperti.
Breitling è il motivo per cui i cronografi hanno due pulsanti
L'aspetto di quegli orologi richiamava il modo in cui operavano. Non dovevano essere piacevoli alla vista, bensì efficaci. Ma il CEO dell'epoca, Willy Breitling, non era completamente stupido: proprio come Enzo Ferrari sapeva di dover vendere auto da strada per finanziare le proprie corse, Breitling sapeva che anche le persone comuni avevano bisogno di orologi.
Creò così la collezione Premier, una gamma di fascia alta di orologi straordinariamente semplici che eliminò la complessità delle sue offerte professionali. Non avevano bisogno della lunetta del regolo calcolatore né di tutte quelle scale complesse, a parte forse un tachimetro: erano prodotti raffinati, eleganti e soprattutto facili da vendere.
Lasciandosi alle spalle l'aspetto angusto e stracolmo di informazioni del Navitimer in favore di qualcosa di un po' più rilassato, Breitling ha scelto un look rinfrescante per il Premier B01. Due sottoquadranti invece di tre, indici applicati al posto di una sfilza di numeri e persino il classico logo "B" ondulato invece di un paio d'ali.
Lo Spirito del Brand
Scommetto che molte delle persone a cui non piace Breitling non hanno nulla contro il marchio stesso, bensì contro le decisioni prese negli ultimi anni. Breitling rappresenta un caposaldo della storia dell'orologeria ed è stata messa alla prova più e volte, ma non sempre ne è uscita indenne. È stato un mezzo secolo difficile per la maggior parte dell'industria, molti dei grandi nomi sono stati messi in ginocchio, e ci è voluto un po' prima che Breitling si rimettesse in equilibrio e tornasse sulla rotta giusta.
È stata una mossa coraggiosa, e la fortuna premia gli audaci. Dall'entrata di Breitling nel settore dell'aviazione all'innovazione portata dal Navitimer che ha conquistato la Aircraft Owners and Pilots Association, penso che si tratti di un brand che la gente vuole volere, e il Premier B01 è ciò di cui avevano bisogno per riuscirci.
Ok, non è perfetto. Il diametro di 42 mm è generalmente considerato un po' troppo grande dalla maggior parte dei possessori di orologi. Ma, a parte questo, si tratta di un cronografo costruito in-house da un produttore rispettare, il prezzo è estremamente ragionevole e, onestamente, penso sia davvero bello. Guardalo bene e dimmi che non è così.
Breitling collabora e produce orologi per la casa automobilistica Bentley dal 2003
Il cronografo Breitling dovrebbe sedere sul trono accanto all'Omega Speedmaster e al Rolex Daytona - in realtà dovrebbe stare sopra al Daytona, dato che quel Rolex, all'epoca, fu un fallimento commerciale di dimensioni catastrofiche - ma la sfortuna e le circostanze sembrano averlo derubato di tale riconoscimento . Il Navitimer non è propriamente amato a livello globale e il Chronomat si è evoluto fino a divenire irriconoscibile (originariamente assomigliava al Navitimer). Diciamo che molto è cambiato nel tempo, e la sorte non è stata clemente con Breitling.
Il Premier B01 non risolve tutti questi evidenti problemi, ma costituisce una finestra sul passato che consente di osservare i dettagli che dovrebbero rendere Breitling desiderabile tanto quanto Omega e Rolex.
È come se spolverassi un mobile rimasto dimenticato in soffitta per anni e scoprissi che in realtà si tratta di un pezzo d'antiquariato dal valore inestimabile: il Premier B01 soffia via quella polvere e ci mostra di cosa è davvero capace Breitling.
Per concludere, quali sono le prospettive per Breitling? Non sarà facile convincere le persone a fidarsi di nuovo di questo brand dopo così tanto tempo, e c'è sempre il rischio di infastidire una fascia demografica incrollabilmente fedele. È un processo graduale, e questi passaggi possono richiedere anni se non addirittura decenni. Ogni nuovo prodotto Breitling verrà giudicato senza pietà dalla critica ma, se riuscirà a mantenere o persino superare lo standard fissato con il Premier B01, la casa produttrice potrebbe avere ancora qualcosa di stupefacente da raccontare.
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