Il Royal Oak è stato l’unico orologio AP di Gerald Genta?

Per un orologio che ha avuto un tale impatto sismico sull’industria, il concepimento del Royal Oak è stato una tresca fugace. Una sveltina nel ripostiglio delle scope piuttosto che una sessione di kamasutra lunga tutta la notte, si potrebbe dire.

Come è noto, coinvolge il designer Gerald Genta che, una sera del 1970, riceveva una telefonata dall’allora amministratore delegato di AP George Golay che aveva una richiesta urgente.

Il giorno dopo c’era la Swiss Industries Fair, antesignana di Baselworld. Genta avrebbe potuto inventare un orologio sportivo impermeabile in acciaio – qualcosa di veramente eccezionale – per impressionare i suoi esigenti distributori italiani e francesi?

Aveva tempo fino al mattino seguente per presentare la sua proposta, quindi nessuna pressione, allora! Genta, un professionista esperto di 39 anni, lavorò tutta la notte, prendendo ispirazione da un elmo per palombaro (quello indossato dai subacquei in acque profonde) e aggiungendo una ghiera a oblò con viti a vista.

Il giorno seguente consegnò i suoi schizzi e sebbene Golay fosse scettico su questo orologio dall’aspetto strano che era diverso da qualsiasi altro nella storia del marchio, ai suoi clienti francesi e italiani piacque abbastanza da comprarne 400 pezzi ciascuno. Il resto è storia dell’orologeria e Genta, che si era già fatto un nome con il popolare Universal Geneve Polerouter, continuò a disegnare numerosi altri modelli iconici per vari marchi nei decenni successivi.

Altri design AP?

C’è un malinteso comune sul fatto che il Royal Oak sia stato l’unico orologio di Genta per Audemars Piguet, in quanto, probabilmente, nella realtà, ne disegnò molti altri, anche se nessuno ebbe lo stesso impatto.

Pur avendo una propria società di design che operava sotto il suo nome, Genta fu un freelance mercenario durante quel periodo, lavorando per diversi marchi – anche se il suo contratto con AP specificava che avevano il diritto di prelazione per qualsiasi design avesse inventato.

In un’intervista del 2009 rilasciata solo due anni prima della sua morte, disse che aveva contribuito ai design di Audemars Piguet dal 1953, quasi due decenni prima che il Royal Oak entrasse nella produzione industriale. “Tutti i classici pezzi Audemars Piguet sono realizzati da Gérald Genta. Fino ai tempi del Royal Oak”, affermò, anche se “tutti” potrebbe essere un po’ un’esagerazione poiché AP produceva orologi da polso ben prima che Genta fosse nato.

“Ho disegnato molti modelli per Audemars Piguet, alcuni tra i quali seguitano a riscuotere un grande successo”, aggiunse. “Continuano a essere prodotti con a volte solo un leggero ritocco, una leggera modifica al quadrante o alle lancette.”

Il creatore invisibile

Quindi è quasi certo che altri orologi AP di quell’epoca comportassero il tocco d’oro di Genta. Sfortunatamente, a causa della natura spesso anonima del suo lavoro, i suoi design spesso non sono stati accreditati.

“È il committente che ha la fama”, disse nei suoi ultimi anni. “Ho dovuto aspettare molto pazientemente prima che il pubblico potesse apprendere che ero stato io a realizzare il Royal Oak”.

Oltre che per AP, Genta disegnò orologi per un elenco sorprendente di marchi leader nel settore dell’orologeria, partendo dai produttori di segnatempo americani Benrus e Hamilton (prima che quest’ultimo si trasferisse in Svizzera) e terminando con il lavoro svolto per la sua ultima azienda, Gerald Charles, avendo già venduto il marchio Gerald Genta a Bulgari.

Nel frattempo, lavorò come freelance per quasi tutti i marchi più importanti. Tra questi Omega, Patek Philippe, IWC e Breguet, nonché gioiellieri di fascia alta come Chaumet e Van Cleef & Arpels. In questi giorni si è parlato riguardo al suo lavoro con Rolex. Il loro modello fuori produzione King Midas, un elegante dress watch in oro, era in realtà una creazione Genta.

Quindi, se sei un collezionista di orologi del XX secolo, in particolare di modelli AP dagli anni ’50 ai ‘70, guardali da vicino e vedi se riesci a individuare la mano esperta di Genta, un uomo la cui sorprendente eredità rimarrà ancora a lungo nel tempo.

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