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Vero contro Falso – Rolex Daytona

Due anni fa, abbiamo esaminato la qualità raggiunta dagli orologi falsi quando abbiamo confrontato un vero Rolex Submariner con uno falso. Per tutti coloro che pensano che gli orologi falsi siano robaccia facilmente identificabile, proveniente da negozi di paccottiglia lungo la spiaggia, abbiamo dimostrato che individuare un falso è più difficile di quanto si pensi. Due anni dopo, individuare un falso è diventato ancora più difficile.

In un’epoca in cui la prototipizzazione rapida è una cosa che si può fare come hobby a casa propria, non c’è da sorprendersi che la riproduzione degli orologi di fascia alta sia diventata più avanzata. Siamo ben oltre le lancette attaccate con la colla e un movimento che dura fino a quando le ruote dell’aereo toccano l’asfalto della pista, e non ci vuole molto a capire perché.

Il prezzo che si paga per un orologio corrisponde di solito a quanta interazione umana qualificata sia stata coinvolta nella sua produzione, con la rifinitura a mano come punto più alto della procedura. Tuttavia, la vita di quasi tutti gli orologi inizia allo stesso modo: nella fresa. Le casse, i movimenti, i cinturini: tutti iniziano come pezzi base a cui una macchina dà la forma fino a raggiungere un’approssimazione grezza del prodotto finito.

Il problema è che l’approssimazione grezza è diventata sempre meno grezza di pari passo con il miglioramento della tecnologia e la precisione a basso costo prodotta dai robot, che saranno presto nostri padroni, è sempre più buona. La rifinitura a mano comunque rimane fondamentale per avere il più alto grado di perfezione e tradizione, ma per quanto riguarda le fabbriche che producono falsi, la precisione delle macchine è più che sufficiente.

Simile in maniera disturbante

Questo significa che gli orologi falsi sono delle repliche precise dell’oggetto originale. Non simili, non approssimative: sono esatte. Tenere in una mano un falso e nell’altra il pezzo genuino è un’esperienza disturbante; basta un po’ di distrazione e ti puoi facilmente dimenticare quale mano tiene il pezzo da 10.000 £ e quale quello da 1.000 £.

Sì, avete capito bene: i falsi migliori possono costare migliaia di sterline. Nel caso di questo Rolex Daytona 116500 LN falso, il suo valore è dato dal vero acciaio 904L per la cassa e il cinturino e dalla vera ceramica per la lunetta; inoltre è dotato dello stesso intricato meccanismo di chiusura del fermaglio e ha persino al suo interno una replica del calibro 4130.

Questo è l’elemento che dà più da pensare, poiché il movimento era l’ultimo baluardo del collezionista per distinguere cosa fosse reale da cosa non lo fosse. Questo significa avere un orologio che potrebbe facilmente ingannare non solo il primo che passa per la strada, ma anche l’esperto appassionato. C’è ancora speranza oppure tutto è perduto? Diamo un’occhiata più approfondita.

Normalmente, a questo punto daremmo uno sguardo più da vicino per stabilire la qualità di un orologio; ora invece lo facciamo per distinguere quello che è vero da quello che non lo è. E bisogna davvero esaminare attentamente ogni singolo dettaglio per scovare il falso: quindi, facciamolo.

È nella delicatezza delle rifiniture che gli indizi iniziano a spuntare. La rifinitura specchiata degli elementi lucidati del quadrante manca della brillantezza del pezzo originale, essendo leggermente opacizzata dall’applicazione tramite macchina, rispetto alla migliore brillantezza della lucidatura manuale del Rolex. I bordi sono più grezzi, realizzati con minor cura e perdono quella lucentezza che dovrebbero avere quando l’orologio viene messo in posizione angolata.

Un discorso simile si può fare quando si osserva la stampa: la precisione delle piastre usate per isolare l’inchiostro manca del dettaglio finale che serve a ottenere dei caratteri sottili e netti che invece si vedono sul quadrante dell’orologio originale. Il colore della scritta “Daytona” non è esattamente della stessa tonalità e lo stesso si può dire della spolverata di vernice grigia nella ceramica della lunetta. L’orologio originale brilla grazie alla sottile polvere di platino con cui è trattato; se messo a confronto, il falso è davvero smorto.

Anche la precisione degli incastri manca nel falso; le maglie terminali mostrano fessure. Nemmeno i dettagli intricati tra le zigrinature della corona e dei pulsanti raggiungono lo stesso livello di uniformità che si trova sul Rolex. Ci sono dunque dei segnali, ma solo se si sa davvero quello che si sta cercando.

Il movimento

E questo ci porta al calibro. In precedenza, un orologio come questo avrebbe avuto una replica ETA 7750, o un cronografo cinese Seagull, o qualcosa del genere. Non più. Questo non è un movimento fatto per assomigliare al 4130: questo è una replica del 4130, proprio fino all’ultimo dettaglio. C’è un ponte del bilanciere, c’è una ruota a colonne, ci sono le caratteristiche ruote viola dell’invertitore, anche l’attento utilizzo delle viti dorate è stato riprodotto.

Ancora una volta, la rifinitura non può competere con l’originale, il falso non possiede la finezza della satinatura liscia e circolare e manca di gran parte della smussatura lucidata. Per una più facile installazione, il falso ha inoltre un bilanciere regolato invece del corretto bilanciere a spirale libera.

Ma si deve ricordare che questo confronto è stato fatto tenendo gli orologi fianco a fianco: immaginate di esaminare un orologio del genere da solo, senza poterlo paragonare. Si è arrivati al punto che una persona comune, con un’attrezzatura comune non può più fidarsi dei suoi occhi per stabilire la verità; più che mai ora si tratta di acquistare presso un rivenditore dalla solida reputazione, in modo che affidandosi alla sua esperienza, ogni rischio venga spazzato via.

Quindi, se volete un Rolex Daytona che imbrogli praticamente chiunque non abbia una lente di ingrandimento e una conoscenza enciclopedica del marchio, lo potete fare e vi costerà 1.000 £. Infatti, l’ho testato per un weekend; ho indossato questo orologio falso per vedere se qualcuno se ne sarebbe accorto. Nessuno lo ha fatto. Ho ricevuto dei complimenti, ma ecco il problema: mi aspettavo la domanda inevitabile: “È vero?”

E non solo quello, ma ogni volta che guardavo l’orologio che avevo al polso, mi si stringeva lo stomaco, perché sapevo che non era vero. Quello non è un orologio che mi fa sentire orgoglioso di indossarlo, non è un orologio che proviene dalla casa di orologeria che ha fatto diventare l’orologio da polso meccanico l’oggetto che è oggi. È solo un’imitazione e ogni volta che mi ricordavo di averlo al polso, provavo una sensazione di nervosismo.

Non c’è felicità con un falso

Ecco qualche notizia: anche se sto risparmiando per l’orologio dei miei sogni, ho ceduto e ho comprato qualcos’altro. Ho avuto l’opportunità di comprare un Grand Seiko, al quarzo, per un prezzo davvero buono, non potevo perdere l’occasione. Forse lo avete visto in un video precedente. Ha uno dei quadranti più straordinari che io abbia mai visto, dotato di una qualità in grado di competere con marchi molto, molto più costosi. Ogni volta che lo vedo mi rende felice e costa lo stesso prezzo dell’orologio falso.

Questo significa pensare col cuore, ma cosa dice la testa? Beh, se siete fortunati abbastanza da avere un’allocazione su un Daytona, siete già seduti su un profitto. Potreste pagare un extra per averlo e ancora non sareste in debito. Invece cosa succede se volete vendere un falso? Beh, buona fortuna.

Ma la morale della favola è che il significato di questi orologi è come ci fanno sentire. Sono una ricompensa, una motivazione, una gioia. Si può anche falsificare un orologio, ma si può davvero falsificare il modo in cui ci fa sentire? È una domanda a cui solo voi potete rispondere.

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